No, non è una parolaccia, ma è la sigla che identifica il primo computer IBM dotato di un Hard Disk da 5 Mb. IBM ha pubblicizzato il sistema, nel 1956, come in grado di memorizzare l’equivalente di 64.000 schede perforate.
Pesava più di una tonnellata ed era grosso come un’armadio a tre ante. Aveva cinquanta dischi da 24 pollici (610 mm). Due bracci di accesso indipendenti si muovevano su e giù per selezionare un disco, e in entrata e in uscita per selezionare una traccia di registrazione. Il tempo medio per individuare un singolo record era di 600 millisecondi, un vero record per l’epoca. Doveva essere spostato con carrelli elevatori, ed è stato consegnato tramite aerei cargo di grandi dimensioni. (vedi immagini)
Il prezzo di acquisto era di circa 120.000 dollari.
Pensate un attimo al paragone; Abbiamo detto che costava 120.000 dollari e aveva la capacità di 5 Mb, mentre una micro SD che sta comodamente su di un polpastrello della mano costava, nel 2013, 60 dollari e aveva la capacità di 65.536 Mb. Praticamente sul polpastrello avremmo avuto l’equivalente di 13.107 RAMAC! Oggi le micro SD arrivano fino ad una capacità di 128 Gb. L’evoluzione degli Hard Disk sta subendo una svolta decisiva: Si sta abbandonando la meccanica (motori per la rotazione dei cilindri, testine di lettura servo assistite), per far posto ai circuiti elettronici allo stato solido.
Gli SSD (Solid State Disk) sono un particolare tipo di hard disk che utilizza le memorie flash e quindi non hanno parti meccaniche. Il tempo di accesso è notevolmente aumentato ed il disco è molto più performante!
E’ molto interessante vedere il documentario che l’IBM aveva girato nel 1956 per dimostrare com’era nata l’idea di creare il RAMAC (Buona visione!):