Oggi siamo abituati alle memorie USB, ai dischi SSD (Allo stato solido), ai DVD o CD-RW, ma un tempo non troppo lontano le tecnologie utilizzate erano tutt’altro che pratiche e trasportabili con facilità.
Allora si usavano le memorie a tamburo magnetico, i nastri magnetici di grande formato, insomma sembrava di essere ai tempi di Jules Verne, dove la tecnologia era fantascienza!
Pensate alle memorie a tamburo magnetico; erano dei cilindri metallici che ruotavano ad alta velocità (12.500 giri/min), Sul telaio dove era montato il tamburo vi erano montate dei blocchi di sensori magnetici, ciascuna costituita da tre blocchi da 27, 16 e 5 testine magnetiche; da ognuna di queste ‘testine’ fuoriuscivano cinque fili di rame rivestiti in plastica che terminano su connettori a pin, ciascuno dei quali contrassegnato da un numero. La capacità di memorizzazione era di 20.000 cifre decimali, cioè 2.000 word. Il tempo di accesso ai dati da parte delle testine era di 2,496 ms.
Invece i nastri magnetici, che tanto spesso abbiamo ammirato nei film di fantascienza, erano dei macchinari grandi quanto un frigorifero e pesavano parecchio. I computer IBM della fine degli anni 1950 utilizzavano nastri simili a quelli in uso nella tecnologia di registrazione audio, ricoperti da uno strato di ossido metallico; ben presto la tecnologia IBM divenne lo standard di fatto nel settore. Il nastro magnetico era da mezzo pollice, avvolto su bobine rimovibili da 10,5 pollici di diametro. Le prime unità a nastro IBM erano piuttosto complesse da un punto di vista meccanico ed impiegavano il vuoto nelle colonne destinate a raccogliere la quantità nastro che doveva servire da buffer per evitare strappi alle bobine e garantire continuità anche nelle partenze e fermate del nastro stesso. La scrittura dei dati avveniva in sequenziale ed è logico intuire che per prelevare un dato alla fine del file era necessario far scorrere il nastro fino al punto desiderato. Era una tecnologia tutt’altro che pratica!
Ricordate i ‘Datassette’ della Commodore che noi usavamo per caricare i giochi dalle cassette audio? Si, era in piccolo la stessa tecnologia, ed oggi sicuramente ci fa sorridere pensare di caricare un programma in questo modo!