Memo Quiz simpatico gioco presentato dalla Polistil negli anni ’80. Domande in tutti i campi della cultura e dell’informazione, con la quale mettere alla prova la vostra preparazione e la vostra memoria.
Anche se il Memoquiz Polistil non lo si può considerare propriamente un videogioco a tutti gli effetti, ma sarebbe più corretto il termine “gioco elettronico”. Una specie di Sapientino più evoluto, che trasformava una tediosa lezione scolastica in una esperienza scolastica/ludica con l’elettronica al posto del maestro.
Nel libretto non c’erano solo domande che avessero riguardato cartoni animati, fumetti e sport, ma si trovavano anche le materie scolastiche, non ultima la geometria e la matematica, storia e geografia!
Le regole del gioco erano semplici: si leggeva la domanda sul libricino, si sceglieva una delle quattro opzioni, si digitava il codice della domanda e la risposta scelta (A;B;C;D) e si riceveva un segnale verde con suono acuto per il SI, e un segnale rosso grave per il NO.
In un certo senso anticipò i tanti test e quiz che gli alunni di oggi sono obbligati a fare, e non per gioco.
Inoltre tante domande delle sezioni meno seriose riportano ai ricordi personaggi ormai dimenticati.
Era poi possibile acquistare in un secondo momento, dei nuovi libretti, con la relativa scheda intercambiabile, ed avere in tal modo tante nuove domande.
Ora fa sorridere, ma ai tempi della sua uscita ha suscitato un certo stupore, in quanto era la prima volta che si usava l’elettronica anche nei giochi.