Pochi sanno che l’Italia detiene il primato di avere concepito uno dei primi elaboratori elettronici degli anni ’50, interamente costruito con i primi componenti allo stato solido: all’epoca i neonati transistors. Secondo solo alla famosa Calcolatrice Pisana, un altro progetto orgogliosamente italiano, ma mai commercializzato, ed usata allo solo scopo scientifico e sperimentale.
L’ELEA 9003 è stato disegnato da Ettore Sottsass jr, ed il primo esemplare è stato consegnato al Centro Elaborazione Dati del Monte dei Paschi di Siena, a Siena.
Questo ELEA 9003 (matricola 2), oggi è installato presso l’ITIS di Bibbiena ad uso didattico e storico, è l’unico esemplare, ancora esistente e in gran parte funzionante. E’ certamente interessante guardare a questo reperto degli albori dell’informatica confrontando le sue prestazioni con quelle di oggi: pare impossibile che
potesse gestire i conti di una banca o di un’Azienda con soli 20K di memoria in nuclei di ferrite!
Ha quindi un indubbio valore storico, a testimonianza dello spirito innovativo e della lungimiranza di Adriano Olivetti e del valore della squadra di ingegneri e tecnici guidati da Mario Tchou, che avevano sviluppato il progetto e portato sul mercato un prodotto al massimo delle prestazioni a livello mondale.