Vi siete mai accorti della sottilissima differenza delle tastiere numeriche di un telefono rispetto ad una tastiera numerica del computer o di una calcolatrice?
Noi li usiamo con naturale dimestichezza, tuttavia le due tastiere risultano invertite. Una calcolatrice ha i pulsanti 7-8-9 nella parte superiore mentre un telefono utilizza il formato 1-2-3.
Non c’è alcun motivo logico per cui i telefoni e le calcolatrici utilizzano tastiere numeriche diverse. Quindi, perché seguiamo ancora la stessa convenzione?
Il buon senso suggerisce che la ragione dovrebbe essere un vincolo tecnologico. Forse è dovuto a una battaglia brevettata tra gli inventori. Alcune persone potrebbero teorizzare la sua ergonomia.
Quale dispositivo è stato inventato per primo? Quale tastiera ha influenzato l’altra?
Le teoria suggerisce che la calcolatrice era basata sul design del registratore di cassa. In tale dispositivo il numero 0 era spesso il tasto più schiacciato. Quindi, avrebbe senso mantenere quel numero in fondo per assicurarsi che fosse a portata di mano. Infatti se pensate alle prime addizionatrici meccaniche con la tastiera estesa i numeri erano in crescendo a partire dal basso.
Nel 1914, David Sundstrand, un uomo americano di origine svedese, depositò il brevetto №1198487 sotto il nome di Sundstrand Corporation. L’obiettivo era di aumentare ulteriormente l’usabilità di queste macchine addizionatrici. Ha riorganizzato la tastiera in una configurazione più “logica e naturale”. Era basata su un layout 3×3, iniziando con 789 in alto e uno più grande in basso. Potrebbe essere gestito con una sola mano, il che ha reso “la tastiera più veloce di tutte le macchine addizionatrici”.
Il layout è diventato lo standard per le tastiere della calcolatrice, ed è rimasto tale anche dopo 100 anni.
Invece è attorno al 1955 che la società telefonica AT & T stava per passare a una nuova frequenza chiamata Touch Tone, che doveva essere utilizzata dai telefoni che non usavano più il disco rotante ma bensì una tastiera numerica. Era importante determinare quale configurazione dei tasti sarebbe risultata la migliore per gli utenti dei nuovi telefoni.
La società ha testato 15 layout, utilizzando disposizioni diagonali, piramidali, circolari e orizzontali di forma strana e formati inclusi su dispositivi esistenti come calcolatrici e macchine a schede perforate come il modello IBM 011. Sorprendentemente, il layout della calcolatrice non andava molto bene, e gli utenti preferivano un layout da sinistra a destra, dall’alto verso il basso.
AT & T ha optato per il layout 3×3 + 1 iniziando con 123 in alto, forse grazie al suo formato compatto e alla sua versatilità.
Sono due storie diverse che hanno portato a questa sostanziale differenza tra i due dispositivi.