Mentre i nuovi computer si rivolgono sempre più ai Solid State Disks (SSD – Dischi allo stato solido) per l’archiviazione dei dati, gli HDD tradizionali rimangono i campioni dell’archiviazione dei dati a basso costo e ad alta capacità.
Fu la IBM a creare il primo computer commerciale basato su disco rigido e lo ha chiamato RAMAC – abbreviazione di “Random Access Method of Accounting and Control”. Il solo sistema di archiviazione del disco rigido aveva dimensioni pari a quelle di due frigoriferi, dove all’interno sono stati impilati 50 piatti da 24 pollici. (vedi video)
La capacità? Solo 5 Mega (un’esagerazione per quei tempi !). Sessant’anni fa, l’archiviazione dei dati costava 640 $ per megabyte al mese. Alle tariffe IBM 1956 per l’archiviazione, un nuovo iPhone 7 ti costerebbe circa 20,5 $ milioni al mese.
Oggi puoi immagazzinare 2 TB su una scheda SSD delle dimensioni di una carta di credito, ma mezzo secolo fa la storia era molto diversa. Col tempo l’IBM ha continuato a perfezionare i dischi rigidi, ma i sistemi erano ancora grandi e ingombranti, quindi la soluzione trovata da IBM furono i dischi removibili (i famosi padelloni !).
IBM ha ridotto drasticamente le dimensioni dei dischi, da 24 pollici di diametro fino a 14 pollici. Finalmente i dischi fissi non assomigliavano più a 2 frigoriferi ma ad una moderna lavatrice.
Fu la rivoluzione dei PC, dal 1970, ad accelerare la miniaturizzazione dei componenti ed a ridurre sensibilmente le dimensioni dei supporti di archiviazione.
All’inizio si usavano le cassette audio, si passò poi alle unità a floppy disk, e col passare del tempo, il costo delle unità disco rigido, e la loro dimensione sempre più ridotta, ha consentito agli utenti di PC di averne uno anche nel proprio personal.
Durante gli anni ’80 e ’90, i produttori di dischi fissi e di PC hanno innovato e cambiato il mercato irrevocabilmente. Le unità da 5,25 pollici hanno presto dato il via alle unità da 3,5 pollici. Quando i computer portatili guadagnarono popolarità, le unità si ridussero di nuovo a 2,5 pollici.
Alla fine la RAM non volatile divenne veloce, affidabile e poco costosa tanto che gli SSD fecero la propria comparsa su alcuni computer. Erano incredibilmente costosi. All’inizio degli anni ’90, era possibile acquistare un SSD da 20 MB per PC a 1.000 $. In confronto, il costo di un disco rigido tradizionale era sceso al di sotto di 1 $ per megabyte, e sarebbe crollato ulteriormente.
Non c’è dubbio che il mercato dei dischi rigidi sia in un periodo di declino e transizione per far spazio ai moderni SSD.
Immaginate di consegnare un disco rigido SSD da 1 TB grosso come una carta di credito ad un operatore RAMAC nel 1956 e dire loro che il dispositivo che ha tra le mani contiene due milioni di volte più dati di quella grande scatola di fronte a loro. Penserebbero che sei pazzo.