Premessa
Questo libro era un mio sogno, l’ho assemblato per pura passione, senza alcuna pretesa di scrivere la bibbia del settore, volutamente è un testo divulgativo e non di approfondimento; i contenuti per molti appassionati appariranno scontati, ma spero che per altri siano comunque interessanti, utili sia a chi si avvicina al collezionismo informatico sia a chi ha curiosità sulla storia del Personal Computer e non ha voglia di leggere testi lunghi e tecnici, anche se molto più completi. Le informazioni sono state il più possibile verificate, ma qualche leggenda metropolitana potrebbe essere sfuggita. Alcune note fondamentali: la prima è sulla qualità della scrittura. Sono perfettamente consapevole che il libro è scritto a volte con un italiano approssimativo, ma è stato realizzato e distribuito in forma totalmente autonoma. Purtroppo investimenti ( viste anche le dimensioni) per una revisione professionale dei testi non sono stati possibili; la scelta delle immagini doveva essere tra metterne abbastanza da documentare le cose, ma alla risoluzione reperibile (spesso bassa), oppure poche ad alta risoluzione, ho optato per la prima scelta, sperando comunque di aver fatto quella migliore; i più esperti potrebbero avere l impressione che molti argomenti e/o personaggi siano stati affrontati in modo superficiale, ma come già detto in apertura, il libro deve essere visto come un introduzione a questo fantastico periodo e non come approfondimento; leggendo il libro si troveranno concetti e aneddoti ripetuti, questo è avvenuto per due motivi principali; il libro è stato scritto a più mani, ogni autore si è occupato di un tema che spesso si sovrappone con uno simile (parlare di Apple, dei computer Apple, di Jobs, tanto per fare un esempio, in sezioni diverse è normale si incappi in ripetizioni); il secondo è proprio che il libro è composto di sezioni diverse, da leggere ognuna come un argomento a se, per questo motivo si è fatto in modo che ogni sezione fosse completa di tutte le informazioni. Altra questione: nel libro sono citati spesso i termini Personal, Home e Business computer. Questa suddivisione, e l assegnazione di un computer all una o l altra categoria, è da sempre uno dei punti di scontro tra noi appassionati. I confini tra queste tre categorie sono spesso talmente sottili che è difficile riconoscere dove finisce una categoria e comincia l altra. Possiamo fare riferimento alla definizione che ci riporta Wikipedia, che è abbastanza esaustiva in merito. Partendo dal presupposto che per Personal Computer si definisce un computer adibito all uso di una sola persona -questo perché fino ai primi anni ’70 i computer erano utilizzati di solito da più utenti contemporaneamente collegati all unità centrale con i terminali -possiamo dire che gli Home Computer erano una classe di Personal Computer arrivata sul mercato nel 1977 e divenuta comune durante il Essi erano commercializzati come computer a prezzi accessibili e dall uso semplice che, per la prima volta, erano previsti per l’uso di un singolo utente non tecnico. Questi computer sono stati un segmento di mercato distinto che in genere costavano molto meno dei computer usati sul lavoro (Business) o nel settore tecnico scientifico e universitario ed erano molto meno potenti di questi in termini di memoria ed espandibilità. Tuttavia, un Home Computer aveva spesso grafica e suono migliori dei computer delle categorie superiori in quanto il loro uso più comune stava nel videogioco. Anche nelle pubblicità si faceva riferimento a questi computer come un aiuto per la finanza personale, lo studio, le applicazioni domestiche, come ricettari e agende, ma soprattutto giochi. Un attività che si sviluppò moltissimo con l Home Computing è quella della programmazione. Oggi nessuno è più abituato a vedere un computer come un oggetto sul quale creare da zero applicazioni proprie, ma negli anni ’80 chiunque possedesse un computer si è cimentato, anche solo una volta, a inserire lunghi listati in Basic, magari copiati dalle riviste del settore che pubblicavano decine di applicazioni in questo modo. Perché fermarsi al 1987? Perché proprio da questo anno in poi, la linea tra Home e Business computer è andata sempre più assottigliandosi fino a scomparire e questo è avvenuto principalmente con l introduzione dei PC compatibili che, avendo un architettura hardware e software comune, potevano essere configurati a piacere prima dell acquisto, scegliendo se prediligere il prezzo o la potenza o un rapporto giusto tra le due varianti con la possibilità poi di espandere e potenziare il computer a piacere anche in un secondo momento. L’era del pionierismo era finita lasciando il campo a un’industria che non si sarebbe più fermata.
Paolo Cognetti
Un libro che parla dell’età dell’oro dell’informatica. Quando il computer entrò a far parte della vita di tutti noi.
E chi meglio dell’autore del libro può introdurci in questa fantastica pubblicazione arrivata già alla 4° edizione: