Quando fece il suo esordio, nel 1992, non c’era nulla di simile nel panorama internazionale. La casa lo definì “subnotebook”[senza fonte], nome che rendeva bene l’idea di un portatile che fosse più piccolo (ha le stesse dimensioni di un foglio A5) e leggero (1 kg contro il peso medio di 3 kg di un portatile dello stesso periodo) di un notebook. La prima versione non ebbe il successo sperato, nonostante avesse un ottimo processore e anche dotazioni sconosciute ai coevi, come il microfono e gli amplificatori integrati. Il motivo principale di questo insuccesso furono i forti limiti del sistema operativo, non all’altezza delle potenzialità del computer. Per questo motivo la Olivetti decise di presentare una nuova versione ad appena un anno dalla prima, il Quaderno 33, equipaggiata con il sistema operativo Windows 3.1.
L’Olivetti, presentando nel 1992 il Quaderno, ancora una volta anticipò i tempi inventando la categoria dei sub-notebook, gli attuali netbook. Il Quaderno, elegante e perfetto, le cui dimensioni sono la metà di un foglio di carta da lettera e il peso di un solo chilogrammo con le pile, è però un completo computer portatile DOS compatibile, e con funzioni multimediali, inusuali per quei tempi. La macchina, che è un gioiello tecnologico con monitor LCD, è fornita con software di base preinstallato e ha la funzione di registratore digitale che può funzionare anche a computer spento.