Negli anni ’80 quando si affacciarono timidamente nelle nostre case i primi computer, cosa ci permettevano di fare?
Sicuramente non esistevano ancora tutte le applicazione alle quali oggi siamo abituati.
Internet era una rete ancora sperimentale nata da Arpanet, una rete voluta dal governo americano per scopi militari.
Per fare le prime mosse con queste prime macchine era quasi necessario saper programmare ed avere un’infarinatura generale di informatica.
I dati venivano letti o memorizzati sulle audiocassette, il floppy arrivò in un secondo tempo, figuriamoci l’hard disk!
Erano macchine rudimentali, all’inizio monocromatiche, per poi diventare a colori, e non avevano certamente l’ambiente grafico al quale siamo abituati oggi (windows, mac os, linux..) ma nella stragrande maggioranza avevano preinstallato il basic.
Si collegavano al televisore di casa per risparmiare sul costo del monitor, avevano una manciata di ram (pochi Kilobyte) che oggi ci farebbero sorridere, e non avevano certamente il mouse.
Ma con loro cosa si riusciva a fare?
Ben poco, l’utilizzo principale di quei computer era il solo e puro divertimento, ma è dal quel gioco che, piano piano, si impararono i primi rudimenti di informatica che ci avvicinarono poi ai computer come oggi siamo abituati.
Una svolta decisiva ci fu quando vennero inventati i primi programmi per uso “serio”, gli allora “fogli elettronici”, “la videoscrittura” e “i database”. Con queste tre definizioni oggi siamo abituati a pensare subito alla suite “Office”.
Fecero la loro timida comparsa sui computer della Apple per poi diffondersi su tutti gli altri brand.
Nella fotografia riporto i tre programmi che negli anni ’80 furono creati per il Commodore 64 e il Commodore 128.
Allora non venivano scaricati dalla rete, o caricati da un cd, ma bastava inserire sul retro del computer una cartridge, o meglio una memoria ROM (di sola lettura) con all’interno il software in questione. Per i più fortunati esistevano pure le versioni su floppy disk e quest’ultime agevolavano l’archiviazione dei nostri dati sempre su di un secondo floppy preparato per l’occasione.
Ricordo che l’hard disk fece la sua comparsa negli anni ’70 come sperimentazione, ma si dovettero aspettare quasi 20 anni per incontrarlo sui primi personal computer.