Federico Faggin è stato una figura protagonista tra i padri fondatori della Silicon Valley.
Infatti, con il suo lavoro in Intel, negli anni ’70 ha dato vita alla famiglia dei microchip, su cui è stata costruita un’intera industria! Oggi i microchip sono ovunque e la creazione di Federico ha stimolato un mondo di affari che vale migliaia di miliardi.
Nato e cresciuto a Isola Vicentina, un paese Veneto in aperta campagna nel nord-est dell’Italia. Durante la sua infanzia si interessò di aeroplani e su come funzionano le macchine, le automobili e i camion. Era innamorato del futuro!
Figlio di un professore di Storia della filosofia, Federico si iscrive contro il volere del padre a un istituto tecnico e prende il diploma di perito radiotecnico.
Federico racconta; «Ho detto a mio padre: dammi solo da mangiare e un letto per dormire, ho risparmiato un po’ di soldi e a pagarmi gli studi ci penso io. Così ho passato il test di ammissione, mi sono laureato in meno di 4 anni e con 110 e lode».
E’ mentre studiava elettronica all’Istituto Tecnico Istituzionale Rossi di Vicenza, che si interessò all’informatica, per poi finire a lavorare con l’Olivetti dal 1960 al 1961. Allora aveva 18 e 19 anni. Ha avuto il privilegio, di coordinare un team di 4 tecnici per un progetto in cui è stato costruito un piccolo computer elettronico utilizzando i soli transistor. A quei tempi, i transistor erano ancora una novità. Non li aveva neppure studiati a scuola, ma li ha dovuti imparare lavorandoci sopra.
È stato lavorando su questo progetto, che ha sentito l’esigenza di tornare a scuola per studiare la fisica dello stato solido incuriosito dal funzionamento di questi nuovi componenti; i transistor.
Dopo essersi laureato all’Università di Padova, ha lavorato per la SGS-Fairchild di Agrate Brianza, che ora è la STMicro, e lì ha sviluppato la prima tecnologia MOS.
Successivamente fu mandato mandato dalla sua ditta negli Stati Uniti per quelli che avrebbero dovuto essere sei mesi di interscambio tra ingegneri che lavoravano per Fairchild. È stato in quella occasione che ha avuto le prime idee per poi sviluppare la tecnologia MOS silicon-gate, che era la tecnologia per creare dei circuiti integrati molto più performanti. Dopo i famosi 6 mesi anziché tornare in Italia decise di restare!
Ora le nuove tecnologie utilizzano dei sistemi molto più sofisticati, ma per 40, 45 anni, la tecnologia MOS silicon-gate è stata la sola tecnologia per realizzare circuiti integrati. È stata la tecnologia che ha reso possibili le memorie non volatili, i microprocessori, le memorie dinamiche, i sensori CCD. Praticamente tutti i componenti chiave della tecnologia odierna sono un derivato da quella tecnologia. Eravamo nel 1968.
Fu poi, nel 1970, che Federico entra alla Intel, e fu allora che progettò il primo microprocessore al mondo. Ciò è stato possibile grazie alla tecnologia MOS silicon-gate. Nasce così il primo microprocessore commerciale a quattro bit;
L’Intel 4004, e successivamente ha sviluppato il primo della seconda generazione; L’Intel 8080.
Ma dopo 5 anni sentì l’esigenza di fondare un’impresa tutta sua; La Zilog (1974) dove ha inventato il famoso Z80, un microprocessore a 8 bit di terza generazione, che ancora oggi è ancora in produzione.
Dopo la Zilog fondò una nuova azienda; La Cygnet Technologies. In quegli anni ha sviluppato un telefono intelligente che integrava voci e dati e che permetteva di fare, già allora, alcune cose che oggi si fanno con un moderno iPhone. Nel 1986 avviò la Synaptics e sviluppò i primi touchpad e touchscreen, che hanno cambiato letteralmente il modo con cui ci interfacciamo con i nostri device. Steve Jobs, che era un visionario, intuì che quella tecnologia sarebbe stata fondamentale per lo sviluppo di nuovi dispositivi, e ne volle l’esclusiva, esclusiva allora negata da Federico.
In quei anni Bill Gates dichiarò ad una testata giornalistica che senza Federico Faggin la Silicon Valley sarebbe stata solo una valle. Il nome “Silicon Valley” fu inventato dal giornalista Don Hoefler nel 1971.
In America è facile perseguire una propria idea ed è facile sentirsi dire: “Si, dai prova!”, mentre in Italia è più facile sentirsi dire “Ma dai, lascia perdere!”. E’ con questo spirito imprenditoriale, e l’appoggio di una nazione dove è facile fare business, che Federico senti il coraggio di “Staccarsi dal nido” ed ascoltare le proprie passioni, perché è proprio da quelle passioni, dove si nasconde il talento, che nascono le opportunità!
Grazie alle capacità e ai meriti già riconosciuti ovunque, Federico ha ricevuto nel 2010 la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione, che è considerata la più alta onorificenza di settore negli Stati Uniti.
Dopo essere stato premiato direttamente dall’allora presidente americano Barack Obama per la creazione del microprocessore, nel 2019 il Capo di Stato Sergio Mattarella lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.