Con questo termine tanti penseranno alle motociclette, ma vi assicuro che negli anni ’80 un fabbricante di computer, la Commodore, inventò un curioso aggeggio l’A1060 che aveva come “nomignolo’ il Sidecar.
Perché si chiamava Sidecar e cosa faceva questa curiosa scatola?
L’Analogia con il sidecar delle motociclette è presto spiegato: Questo add-on permetteva di potenziare l’allora Amiga 1000 rendendolo compatibile con il mondo MS-DOS.
Il Sidecar è un box di espansione che conteneva niente di meno che… un PC compatibile!
Il collegamento all’Amiga 1000 avveniva tramite la porta di espansione di quest’ultimo, che si trovava sul lato destro, e un connettore a cento poli presente sul Sidecar; ecco perché assomigliava ad un Sidecar di una motocicletta.
La connessione si effettuava semplicemente spingendo il Sidecar sulla porta di espansione, senza viti o altri sistemi di aggancio. Anche se questo può sembrare un sistema non troppo ortodosso, esso non ha creato particolari problemi, a parte quello dell’ingombro.
All’interno l’architettura é molti simile a quella di un PC-Compatibile: CPU 8088 a 4.77 MHz, 256 Kb di RAM espandibili sulla scheda madre a 512, tre slot di espansione per schede standard. Con il Sidecar veniva dato l’MS-DOS su dischetto da 5,25”, con relativo manuale.
Erano gli anni ’80 e questo innovativo computer forniva oltre a una perfetta compatibilità IBM, 4096 colori e una grafica mai vista (A quel tempo i PC aveva dai 4 al massimo 16 colori con la scheda EGA); insomma era pura magia!
In occasione del sesto compleanno della associazione pavese di retrocomputing (www.compvter.it – http://compvter.blogspot.it/), portai un’esemplare di tale meraviglia funzionante e orgogliosamente ne feci una dimostrazione.
Ringrazio ancora l’amico Dino Baldi e Roberto Viola per avermi accolto presso la loro sede.