La storia dei computer è caratterizzato da diverse classificazioni tecniche divise sistematicamente in 5 generazioni.
Ciascuna delle cinque generazioni di computer è caratterizzata da un importante sviluppo tecnologico che ha cambiato radicalmente il modo in cui i computer operano. Gli sviluppi più importanti dagli anni ’40 ad oggi hanno portato a dispositivi informatici sempre più piccoli, più economici, più potenti e più efficienti.
Quali sono le cinque generazioni di computer?
Il nostro viaggio tra le cinque generazioni di computer inizia nel 1940 con i circuiti a valvole termoioniche e arriva ai giorni nostri e oltre con sistemi e dispositivi di intelligenza artificiale.
Prima generazione: Le valvole termoioniche (1940-1956)
I primi sistemi informatici usavano tubi a vuoto per i circuiti e tamburi magnetici per la memoria, e spesso erano enormi, occupando intere stanze. Questi computer erano molto costosi da utilizzare e oltre ad utilizzare una grande quantità di elettricità, i primi computer generavano molto calore, che spesso causava malfunzionamenti.
I computer UNIVAC ed ENIAC sono esempi di dispositivi informatici di prima generazione. L’UNIVAC fu il primo computer commerciale consegnato a un cliente d’affari, l’U.S. Census Bureau nel 1951.
Seconda generazione: I Transistor (1956-1963)
I transistor sostituirono le valvole termoioniche nella seconda generazione di computer. Il transistor fu inventato ai Bell Labs nel 1947 ma non vide un uso diffuso nei computer fino alla fine degli anni ’50.
Il transistor era di gran lunga superiore alle valvole elettroniche, consentendo ai computer di diventare più piccoli, più veloci, più economici, più efficienti dal punto di vista energetico e più affidabili rispetto ai loro predecessori della prima generazione. Sebbene il transistor producesse ancora una grande quantità di calore che sottoponeva il computer a danni, era un enorme miglioramento rispetto alle valvole elettroniche. I computer di seconda generazione facevano ancora affidamento su schede perforate per l’input e stampe per l’output.
Terza generazione: I Circuiti Integrati (1964-1971)
Lo sviluppo del circuito integrato era il segno distintivo della terza generazione di computer. I transistor sono stati miniaturizzati e posizionati su chip di silicio, detti semiconduttori, che hanno aumentato drasticamente la velocità e l’efficienza dei computer.
Invece di schede perforate e stampe, gli utenti interagivano con computer di terza generazione tramite tastiere e monitor e interfacciavano con un sistema operativo, il che permetteva al dispositivo di eseguire molte applicazioni diverse contemporaneamente con un programma centrale che monitorava la memoria. I computer per la prima volta sono diventati accessibili a un pubblico di massa perché erano più piccoli e più economici dei loro predecessori.
Quarta generazione: microprocessori (1971-oggi)
Il microprocessore ha portato la quarta generazione di computer, poiché sono stati costruiti migliaia di circuiti integrati su un singolo chip di silicio. Ciò che nella prima generazione riempiva un’intera stanza poteva ora inserirsi nel palmo della mano. Il chip Intel 4004, sviluppato nel 1971 per merito dell’italiano Federico Faggin, localizzava tutti i componenti del computer, dall’unità di elaborazione centrale e dalla memoria ai controlli di input/output, su un singolo chip.
Nel 1981 IBM introdusse il suo primo computer per l’utente domestico e nel 1984 Apple introdusse il Macintosh. Anche i microprocessori sono usciti dal mondo dei computer desktop e in molti settori della vita poiché sempre più prodotti di uso quotidiano hanno iniziato a utilizzare i microprocessori.
Man mano che questi piccoli computer diventavano più potenti, potevano essere collegati tra loro per formare reti, che alla fine portarono allo sviluppo di Internet. I computer di quarta generazione hanno visto lo sviluppo di GUI (L’interfaccia grafica), i mouse e dispositivi palmari.
Quinta generazione: Intelligenza Artificiale (Presente e Oltre)
I dispositivi informatici di quinta generazione, basati sull’intelligenza artificiale, sono ancora in fase di sviluppo, sebbene ci siano alcune applicazioni, come il riconoscimento vocale, che vengono utilizzate oggi. L’utilizzo dell’elaborazione parallela e dei superconduttori contribuisce a rendere l’intelligenza artificiale una realtà.
Il calcolo quantico e le molecole e le nanotecnologie cambieranno radicalmente il volto dei computer negli anni a venire. L’obiettivo dell’informatica di quinta generazione è sviluppare dispositivi che rispondano al linguaggio naturale e siano in grado di apprendere e auto-organizzarsi.