Integrazione tra una macchina da scrivere elettrica, una calcolatrice ed un computer. Fu presentata nel 1974. L’A5 ha la struttura di un calcolatore tradizionale da tavolo e raggiunge il ragguardevole peso di 60 Kg. Successivamente ne fu lanciata una nuova versione, con componenti hardware migliori e la scocca di colore bianco, caratteristica che gli fece guadagnare il soprannome di “fantasma dell’A5”. Olivetti aveva a catalogo numerosi programmi che coprivano le più diffuse esigenze contabili ed amministrative, ed era disponibile a personalizzarli sulle singole necessità, infatti questo calcolatore fu utilizzato prevalentemente per l’automazione dei processi di fatturazione e rendicontazione. La testina di stampa ha un meccanismo simile a una pallina da golf, e stampa alla velocità astronomica di 16 caratteri per secondo. Il display, se così si può definire, era formato da 15 luci: rosse e gialle per segnalare stati di errore, le restanti 8 erano a doppia lampadina, ognuna associata ad un bit di un registro, e potevano essere accese o spente dal programma. Servivano, scrivendo alcuni istruzioni di base su un foglietto traslucido inserito sotto la copertura in plastica (stile citofono) per fornire istruzioni operative a chi doveva usare i programmi.
Questa macchina disponeva di un lettore-scrittore di schede magnetiche, progettato da Pier Giorgio Perotto, col quale era possibile memorizzare il programma ed i dati: ogni scheda consentiva di memorizzare un massimo di 256 byte. Erano presenti due linguaggi di programmazione. Il primo è il BAL (Businnes Assembly Language), una specie di macroassembler, in cui si mischiavano istruzioni a basso livello, con l’uso dei registri diretti e indirizzati, con macroistruzioni di controllo, principalmente della stampante e dell’input: era un linguaggio creato specificatamente per l’uso contabile a cui era destinata la macchina, la presenza di istruzioni di input controllato e di stampa con editing (punti, virgole, segno) nonché delle istruzioni di posizionamento del carrello di stampa erano una bella semplificazione per il programmatore. Il secondo è il LIMO (Linguaggio Interattivo Macchina Olivetti), un linguaggio di alto livello stile Basic. La A5 era molto diffusa nelle scuole, soprattutto per il calcolo delle buste paga.