Console Polistil Video Games Vg2. Si tratta di un clone del pong. Tutto in plastica con quattro varianti del gioco. Costava alla Upim 37.000 lire nel 1978.
La mitica console Polistil in bianco e nero dotata di una pulsantiera a 7 tasti – accensione, angolazione, velocità pallina, pausa gioco, riduzione racchetta, reset e selettore dei 4 giochi incorporati di cui 3 per due giocatori (tennis, football e squash) e uno per giocatore singolo (pelota).
Completa dei due controller molto precisi e comodi da usare. Il filo collegato alla console è piuttosto lungo.
Si collega direttamente alla presa antenna delle tv a tubo catodico tramite l’apposito cavo/spinotto in dotazione. Con il sintonizzatore analogico della tv si cerca la frequenza esatta dell’immagine trasmessa dalle console in VHF.
La circuteria era molto semplice. Era essenzialmente composta da un integrato della Texas Instruments TMS 1965NL, un derivato dal più diffuso AY-3-8500 appositamente concepito per la realizzazione di semplici videogiochi, ma dalla stessa piedinatura.
Il circuito integrato AY-3-8500 “Ball & Paddle” è stato il primo di una serie di circuiti integrati di General Instrument progettati per il mercato dei videogiochi consumer . Questi chip sono stati progettati per trasmettere il video a un modulatore RF, che poi visualizza il gioco su un televisore domestico . L’AY-3-8500 conteneva sei giochi selezionabili: tennis (alias Pong), calcio, squash, pratica e due giochi di tiro con il fucile. L’AY-3-8500 era la versione PAL a 625 linee e l’AY-3-8500-1 era l’ NTSC a 525 linee.
Un semplice gioco, che ora fa sorridere, ma per i ragazzini dell’epoca sembrava un oggetto da fantascienza!